Si eseguono infiltrazioni con cortisonici ed anestetici per le patologie infiammatorie acute resistenti ad altri tipi di trattamenti, infiltrazioni con acido ialuronico nelle forme dio degenerazione cartilaginea lieve o moderata ed infiltrazioni con plasma arricchito di piastrine (PRP) in casi selezionati.

Le infiltrazioni di steroide (cortisonico) in particolare, andrebbe quando possibile evitata, poiché il cortisonico, ancorché applicato localmente, risulta essere piuttosto aggressivo sui tessuti. Generalmente si usa per via intraticolare, quando abbiamo una forte e dolorosa infiammazione ad una articolazione, specie se non risponde al trattamento con farmaci antinfiammatori per bocca o se c’è un abbondante versamento. Oppure si usa per le infiammazioni tendinee, iniettando il farmaco vicino al tendine coinvolto, sempre nelle forme che non si giovano di altri trattamenti.

Le infiltrazioni di acido ialuronico sono probabilmente quelle maggiormente eseguite nel nostro ambulatorio, poichè l’acido ialuronico rappresenta un nostro storico ed ancora valido alleato per il trattamento conservativo (quindi non chirurgico) delle forme di usura cartilaginea da lieve a moderata. Il tipo di farmaco, il numero di somministrazioni e la loro frequenza dipende da persona a persona e si basa sulla valutazione clinica, sulla storia del paziente, sulla valutazione delle immagini radiografiche e sulla richiesta funzionale del paziente stesso.

Il PRP è una metodica relativamente nuova (ormai praticata da circa 10 anni in realtà) e in via di diffusione, per il trattamento delle patologie infiammatorie croniche e degenerative delle articolazioni e delle cosiddette parti molli (tendini, legamenti, muscoli etc). Si tratta di una infiltrazione eseguita con un preparato ottenuto dal sangue del paziente stesso, tramite un prelievo venoso, che viene sottoposto ad uno specifico processo di centrifugazione con appositi macchinari, sino ad ottenere un concentrato piastrinico che viene inoculato nel sito da trattare. Il PRP agisce stimolando la naturale risposta biologica di guarigione di cui il nostro organismo è capace, rilasciando fattori di crescita che promuovono la rigenerazione cellulare e quindi favorendo il ripristino della condizione antecedente la malattia. Si tratta del primo e più diffuso sistema di medicina rigenerativa in campo ortopedico, ma la risposta varia da soggetto a soggetto, quindi non è una panacea di cui possono giovarsi tutti: la giusta indicazione è il presupposto fondamentale per non alimentare false speranze.